"Il problema peggiore che potrebbero avere i nostri figli è quello di non avere amici"
Queste le parole di uno psicopedagogista durante un incontro con un gruppo di genitori per parlare dei bisogni educativi dei bambini dai 2 ai 6 anni. Parole che possono disorientare, vista la facilità con cui normalmente i bambini fanno amicizia, la spontaneità con cui riescono a giocare insieme pur non essendosi mai visti prima.
E infatti l'aspetto in esame non era l'eventuale incapacità del bambino di stringere legami di amicizia, ma l'assenza di stimoli e possibilità per stare con gli altri; l'uso eccessivo di videogiochi, tablet, computer e televisione asseconda la tendenza a stare per proprio conto, a concentrarsi su un mondo virtuale che non gli permette di sperimentare, di socializzare, di confrontarsi e comprendere gli altri, insomma di imparare a vivere nella società reale.
E' vero che normalmente un bambino durante la prima infanzia tende a socializzare spontaneamente, per esempio l'interesse per gli altri bebè è un primo tentativo di socializzazione, l'abbandono dei giochi in solitario per passare a quelli in parallelo e poi a quelli condivisi dimostrano il superamento della fase dell'egocentrismo e la nascita della consapevolezza che esistono anche gli "altri", i loro desideri, le loro volontà e i loro diritti. Ma è in età scolare che l'amicizia assume connotati molto più significativi: i bambini di cinque o sei anni hanno voglia di stabilire dei veri rapporti affettivi con i loro coetanei, cercano di condividere con loro le proprie emozioni, sperimentano la possibilità di essere accettati e amati anche al di fuori della famiglia.
Aristotele scriveva: "L'amicizia è cosa necessarissima per la vita. Infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se avesse tutti gli altri beni".
I rapporti di amicizia rappresentano un bisogno profondo per i nostri figli, un bisogno essenziale che deve essere soddisfatto. L'amicizia, infatti, è di fondamentale importanza per il loro benessere fisico ed emotivo, perché
I rapporti di amicizia rappresentano un bisogno profondo per i nostri figli, un bisogno essenziale che deve essere soddisfatto. L'amicizia, infatti, è di fondamentale importanza per il loro benessere fisico ed emotivo, perché
- gli amici fanno compagnia e fanno divertire (senza amici, nella loro quotidianità, i bambini si annoiano, sentono la solitudine e sentono di essere rifiutati)
- l'amicizia favorisce lo sviluppo della comunicazione e della capacità di collaborare: condividere le stesse esperienze, poter contare su un amico in situazioni difficili, alimenta la fiducia in se stesso e l'autostima
- stringere legami di amicizia insegna la solidarietà, a essere leali e corretti, a saper perdonare ma anche a saper chiedere scusa.
Per questo è importante favorire e incoraggiare l'incontro dei propri figli con altri bambini, e non solo all'asilo o nelle scuole, ma anche all'oratorio, al parco, accompagnarli e partecipare con loro ad attività, laboratori, incontri di lettura adatti alla loro età... e far vivere loro il piacere e la gioia che papà e mamma provano nel frequentare i loro amici.